Tributo ad Ansel Adams

Sabato sera a Modena (con Monica e Chiara) ho visitato la mostra dedicata al mitico Ansel Adams, grande fotografo paesaggista, amante e difensore della natura e dei parchi americani in particolare.
La mostra (stupenda grazie alle stampe originali ai sali d'argento realizzate in camera oscura dallo stesso Adams) è un viaggio attraverso luoghi magnifici immortalati con maestria, attendendo (anche per ore) il giusto mix di luci, ombre, nuvole, vento. Immagini quasi tridimensionali per la loro profondità... pareva quasi di potersi muovere al loro interno!

Il giorno prima, durante un'escursione sul Monte Nero, (Appennino piacentino), mi sono ricordato di uno scatto di Adams (poi visto dal vivo!) di un albero caduto e poi morto senza degradarsi, mantenendo l'anatomia di rami, fusti e nodi.

Sulla cresta del Monte Nero c'è un albero molto simile, morto ma ancora in piedi da moltissimi anni: un abete bianco centenario che ancora resiste con la sua forza fatta di legno cresciuto lentamente su un terreno roccioso e aspro.

L'ho ovviamente fotorgafato. E questo è un piccolo tributo ad un grande maestro della fotografia.


Ansel Adams, "Fallen tree", canyon del fiume Kern, Sequoia National Park, California.
Io, "Morto ma ostinatamente in piedi", Cresta del Monte Nero, Val Nure (PC), Italia.

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