Velieri di ghiaccio

Per smaltire i bagordi natalizi mi sono fatto (con Gabry, mia mamma) una bella camminata nella stupenda e selvaggia Val Perino, lungo il sentiero che da Calenzano risale a Maradina, passando per una forra che forma, tra salti di roccia bianca e levigata dal tempo, numerose e incantevoli cascate.

In estate questo è un luogo conosciuto e godurioso per bagni e tuffi che fanno rinascere dall'afa dell'umida arsura padana... in inverno il "canyon nostrano" si trasforma in un tunnel di ghiaccio, un patagonico stretto oceanico solcato da velieri fantasma: le cascate rimangono vive nella parte centrale ma si congelano ai lati, mostrando il pennone e le vele delle navi dei sogni.
I velieri passano e vanno, di stagione in stagione, come il tempo stesso, come l'acqua misteriosa... che nasce dal nero della terra ininterrottamente, e senza sosta si fa spazio, viaggia, ferendo e levigando rocce, con una forza lenta e inesorabile, ricordandoci che in questo viaggio della vita "PANTA REI"...come disse Eraclito... "tutto scorre".

Dramma di ogni fotografo: accorgersi di avere la batteria a terra prima ancora di partire...e non avere a portata di mano la batteria di scorta! e così, per questa volta... le foto sono fatte con il cellulare!



2 commenti:

  1. Spettacolo!!!
    Non so, queste foto hanno un sapore centenario!!!
    bellissime.

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  2. Grazie Carlo! devo dire che mi sono mangiato le mani all'idea di non avere la reflex... ma poi ho pensato che, infondo, era un'ottima occasione per esplorare qualcosa di nuovo!

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