A ritmo balcanico!

Se c'è un tipo di musica che sintetizza follia, voglia di vivere, danza, ubriachezza e allegria è certamente quella balcanica (e con questo termine intendo i diversi tipi di musica balcanica), in grado di unire melodie zigane e occidentali, rockeggianti e orientali in un unico, mistico delirio...anche un "blocco di cemento" come me sente un primitivo istinto a ballare e lasciarsi andare sull'onda di questa incredibile atmosfera!

Vicino a Trieste, a Borgo Grotta Gigante, abbiamo avuto la fortuna di assistere a "Guca na Krasu" la riedizione sul carso triestino del famoso festival delle trombe di Guca.
Guca è un paesino dell'ovest della Serbia che ogni anno, in agosto, raduna centinaia di musicisti di ottoni e circa mezzo milione di spettatori in uno dei più famosi festival di musica tradizionale al mondo. Chi c'è stato giura che è l'esperienza è formidabile: un fiume in piena di musica (sopra al palco e in mezzo alla gente), rakjia, cevapcici alla griglia, maialini allo spiedo... insomma follia e divertimento allo stato puro!

Il festival di Guca è stato, e per certi versi è ancora, anche un raduno della Serbia rurale e nazionalista, orgoglio di chi ancora inneggia a macellai di guerra come Mladic e Arkan. Ma non è solo questo e lo è sempre meno. La musica è sopratutto unione e i suonatori e gli spettatori, a Guca, arrivano da tutto il mondo. Inoltre sono presenti moltissime orchestre gitane, rom, la vera anima del festival. Anche su questo aspetto si cammina in bilico, come spesso accade in questa straordinaria zona d'Europa, tra la forza della cultura tradizionale come rude emblema della propria identità e la possibilità di far si che questa stessa differenza sia, in realtà, una chiave di scambio e unione. La bellezza, la forza e la popolarità di questa musica hanno quest'ultima grande potenzialità, che mi auguro in futuro sia quella prevalente.

Nella "winter edition" triestina ne abbiamo avuto un piccolissimo assaggio, che ci ha saziato da un lato ma affamato dall'altro... prima o poi bisogna vedere Guca, quella vera!

Intanto ci siamo goduti la bella edizione sul Carso: sul palco del "main stage" si sono esibiti il Magnifico (istrionico musicista sloveno la cui musica, secondo un critico del Resto del Carlino, è "un circo di folk balcanico, dance, pop, twist, con accenni house, chitarrine messicane, tentativi reggae e improvvisazioni arabeggianti") e la mitica Kocani Orkestar, "brass-band" macedone formata da soli ottoni (e una grancassa).

Il pubblico non ha smesso un secondo di ballare e dimenarsi tra una birra e l'altra (e qualche bicchierino di Pelinkovac o rakjia) sia nel "main stage" che nelle altre due sale allestite, dove si viaggiava a ritmo di puro turbofolk...

Insomma, un'esperienza allucinante da consigliare a tutti. Ecco i prossimi eventi da non perdere:
  • Guca sul Carso (in estate): a metà luglio, saranno presenti i Gogol Bordello!
  • Festival delle trombe di Guca (Serbia, in agosto)
Ed ecco invece alcune immagini scattate nel mezzo del delirio balcanico sul Carso triestino!

(clicca sulle foto per ingrandirle!)









 



 



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