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Torino, Italia |
La panchina non è solo un oggetto, è anche un luogo.
La panchina è un luogo democratico. Chiunque può utilizzarla: ricchi, poveri, manager, senzattetto, vecchi, giovani, persone comuni, star... ognuno poggia il suo sedere, magro, grasso, sodo o indolenzito, sulla medesima panchina.
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Belgrado, Serbia |
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Budapest, Ungheria |
La panchina è un luogo multifunzionale: la si può usare per leggere, pensare, vendere, acquistare, dormire, fare l'amore, pregare, drogarsi, mangiare, osservare. Tutto questo ben di Dio sulla solita,
indiscreta, amichevole panchina.
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Fez, Marocco |
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Vernasca (PC), Italia |
La panchina è multiculturale: sotto un baobab africano, di fronte ad un tempio induista, in una grande metropoli o in un paese di montagna... sempre troverai una panchina pronta ad accoglierti e un frequentatore di panchine, stile Forrest Gump, pronto a chiacchierare con te.
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Belgrado, Serbia |
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Sarajevo, Bosnia ed Herzegovina |
La panchina è politicamente corretta: la sedia di legno impagliata fa molto "di sinistra", la poltrona in pelle fa molto "di destra", la panchina, in qualunque materiale, è solo e semplicemente una moderata, equidistante, elegante panchina.
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Trieste, Italia |
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Kotor, Montenegro |
La panchina è semplice. Bastano poche assi di legno, piccoli pezzi di ferro battuto, vecchie pietre o semplici cassette per la frutta: eccola già pronta per essere utilizzata, per essere goduta.
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Parco Nazionale del Durmitor, Montenegro |
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Fez, Marocco |
La panchina è controcorrente. In un mondo caotico, dove imperversa la velocità, ti suggerisce, senza essere invadente, di fermarti un attimo, di fare una pausa, di prendere respiro prima di continuare.
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Belgrado, Serbia |
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Zagabria, Croazia |
Immaginate di fissare continuamente, per mesi, una singola
panchina, in una qualsiasi affollatissima città come in un piccolo borgo sperduto: quanta vita, quante storie, esperienze, drammi, amori,
tragedie, poesia, risate potreste raccogliere?
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Lubiana, Slovenia |
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Budapest, Ungheria |
Ecco perchè, spesso, fotografo persone sedute sulle panchine delle città
che mi capita di visitare.
Mi sembra di rivedere, nella loro diversità posta di fronte a questo unico luogo-oggetto, l'intera bellezza, complessità, scherzosità, piacevolezza dell'essere umano...
Che dire... ascoltate, osservate e sopratutto utilizzate le panchine del mondo: vi regaleranno, che lo vogliate o meno, piacevoli sorprese.
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Trieste, Italia |
Do I need to say which one I love the most?:)
RispondiEliminaI love the main theme, it's interesting how many different emotions or people interactions sitting on a bench can invoke, each one some small story to tell.
belle foto... di certo chi parla oggi di panchine lo deve alla circolazione dell'argomento dopo l'uscita del libro di Beppe Sebaste, "Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne", Laterza contromano...
RispondiEliminaLucia
Ciao Lucia e grazie mille x i complimenti... In realtà ho scoperto l'esistenza di questo libro solo dopo l'uscita del post... Lo comprerò sicuramente il prima possibile, non vedo l'ora di leggerlo!
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