Si tratta di un esperimento, sia "tecnico" che "umanistico"...
Dal punto di vista "tecnico" ho voluto testare la pellicola Kodak Portra (160 ISO), arrivando alla conclusione che, come dice il nome, si tratta di un film davvero ottimo per i ritratti, grazie ai toni che riesce a dare, ai colori caldi e tenui, alla grana finissima.
Dal punto di vista "umanistico", invece, mi è sembrato curioso provare a divertirmi con una macchina a pellicola davanti ad un soggetto (Margherita, classe 1999) che di rullini e camere oscure non ne aveva mai sentito parlare, se non alla lontanissima.
Abituati ad osservare sullo schermo della fotocamera o dell'I-phone immediatamente il risultato, noi ragazzi di oggi (mi ci metto anche io nonostante abbia il doppio dell'età di Margherita) ci troviamo spaesati, curiosi, intimoriti ma comunque affascinati di fronte ad un oggetto lento, che merita riflessione, aggeggiamenti vari prima dello scatto e poi attesa nei giorni seguenti.
Niente Instagram per velare le foto di filtri che comunque ricalcano un "old-style": solo due oggetti effettivamente "old": macchina fotografica e rullino, che ancora oggi riescono a dare risultati stupefacenti.
Esperimento riuscito? Spero di si... sopratutto se tra gli oltre 200 like che Margherita si è portata a casa da Facebook con la prima di queste immagini, ci sarà qualche suo coetaneo che si sarà chiesto "ma che filtro hai usato?"
La risposta "è un rullino, è fatta a pellicola" lascerà tutti sorpresi? Credo di si, e magari a qualcuno verrà voglia di rispolverare la vecchia Yashica regalata ai genitori il giorno del matrimonio...
Ringrazio Margherita, che con la sua fresca bellezza e la capacità innata di posare davanti alla macchina fotografica ha contribuito molto più del fotografo alla riuscita di queste immagini!
bravo il fotografo e complimenti al soggetto che ogni giorno diventa piu' bella .:-) giuli
RispondiEliminaGrazie mille Giuliana!
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