Transappenninica - La Porrettana


Ci sono vie che più che semplici strade assomigliano a ponti.
Nel mezzo non c'è l'acqua, la profondità del greto del fiume, della gola, ma un monte alto, aspro e generoso, verde di foglia e grigio d'abbandono, chiamato Appennino.


Questi ponti, fatti di curve e salite, uniscono le due Italie, collegando nord e sud della penisola attraverso quella barriera montagnosa "messa per traverso" che divide dialetti, accenti, culture e tradizioni.



Queste vie, come le celebri arterie americane dei film anni '50, furono un tempo importantissime rotte di collegamento, poi semi dimenticate con l'avvento di autostrade e binari ad alta velocità e con l'addio della maggior parte della popolazione.


Proprio come un ponte le si attraversa velocemente, solo quando capita, magari osservando, arrivati a metà, il bel panorama del punto più alto, senza dare loro un senso, se non quello del passaggio.



Ma le strade, da sempre, parlano. E cosa sussurrano le vecchie vie d'Appennino? Tra Emilia e Toscana parlano di noi, della nostra società, parlano di Italia. Di un Paese in trasformazione e decadenza, che ancora stupisce ma con affanno, che ancora coltiva e prega, ma con vergogna.



Ho percorso per caso la Porrettana, che unisce Pistoia a Bologna. Solo, in macchina, mi sono sentito in un'atmosfera ammantata di nebbia, fumo e leggenda, che sà di casa e di addio.



Il grande fascino che suscitano i me questi luoghi ricchi e desolati mi ha spinto a pensare di raccogliere immagini come queste, scovate esclusivamente a pochi metri dalla linea di mezzaria delle vie "transappenniniche".



Un viaggio in un'Italia alternativa, un limbo di civiltà nascosto ai più.
Una cucitura tra due Italie diverse e spesso in contrasto, attraverso i punti segnati da un chirurgo fatale, che è la storia.
Uno zig zag nel territorio, parola tanto pronunciata e poi così poco vissuta.




Un vagabondare, di qua e di là dal nostro correre quotidiano, per scoprire con lentezza cosa, infondo, troviamo nel mezzo.




1 commenti:

  1. The photos are great and about to tell the storries. But sometimes to make us smile too:) U know what was my first thought when I saw a plastic cow at the frst photo? (....No? Fiorentina, but just psssstttt...;))

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