Torna la fiera antiquaria di Arezzo e proseguo con il mio progetto fatto di foto realizzate con macchine d'antiquariato!
Questa è stata la volta della Olympus OM 2... con un buon Illford HP5...
Come sempre la fiera mi attira e mi affascina, non mi stanca mai. Si trovano ad ogni edizione nuovi incredibili oggetti che spuntano fuori da vite passate, lasciando un velo di poesia e malinconia. Penso e ripenso a chi quelle cose le ha comprate, amate, vissute, lasciate, dimenticate.
Non riesco a fare a meno, ogni volta, di fantasticare dietro ogni singolo oggetto su cui mi cade l'occhio... penso ai paesaggi nebbiosi percorsi dalle vecchie biciclette esposte in piazza e alle rigide mattine d'inverno in cui i macinini del caffè, che riposano in bella vista sul corso, hanno lavorato per dare un po' di conforto a contadini infeddoliti.
Penso agli uomini riuniti sotto l'insegna di un noto partito italiano oggi praticamente scomparso: a chi viveva con passione e idealismo quel simbolo illuminato, e a chi lo vedeva come sola occasione di guadagno e speculazione...
Tutte le volte insomma è un viaggio nel viaggio, una scoperta e uno smarrimento, una boccata d'ossigeno per la fantasia.
Per me è un po' come il paese dei balocchi, o delle meraviglie, che c'è e non c'è, che appare e scompare, che è realtà e finzione.
Lo so, esagero, ma che ci posso fare?
Quando mi perdo, mi perdo... e perdermi, mi piace assai!
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