Sarà perchè sono forestale, montanaro dentro, o sarà forse perchè nel mio immaginario EXPO era dipinto come un grande ammasso di cemento non sempre giustificato da buoni fini... Sarà, ma mi preme dire che il Padiglione che più mi ha colpito nella breve visita che ho fatto all'Esposizione Universale di Milano è stato quello austriaco.
Sono diversi i motivi.
Intanto perchè credo si tratti di uno dei Padiglioni, almeno tra quelli "importanti", di più basso costo: poca spesa, ottima resa, davvero!
In secondo luogo perchè esso rappresenta indubbiamente un'oasi di frescura e ossigeno nella calca di EXPO, talvolta soffocante.
Infine, e soprattutto, per il messaggio, che coraggiosamente si discosta da quello dei più.
L'Austria ha infatti trovato un motto, una verità che è anche provocazione, che fa riflettere, per forza. Tre parole, semplici semplici, che tutti comprendono, ma in grado di rappresentare un virtuosismo nella melodia a volte un po' piatta del "nutriamo il Pianeta, energie per la Vita", slogan tanto geniale quanto generale.
"Aria è Cibo". Ecco le tre parole.
Puoi sopravvivere 5 settimane senza cibo, suggerisce una grande scritta bianca, 5 giorni senza acqua, ma neanche 5 minuti senza aria.
Ecco allora che il Padiglione è stato concepito come bosco, faggeta con pini e abeti, alberi veri, abbastanza grandi, vivi. La visita non è niente di più che una breve passeggiata tra piante, arbusti, erbe, rocce e terra, ma lascia il segno.
Anche l'aria è cibo, quante volte ci pensiamo veramente?
Anche dal naso si mangia, anche nei polmoni si digerisce.
E se naso e polmoni sono nutriti male ci si ammala, si muore.
Ci sono città del mondo in cui non si vede l'azzurro del cielo, quartieri, anche in Italia, dove la densità di alberi, peraltro striminziti, è ridicola rispetto ai metri cubi di cemento.
Ci sono giorni in cui, per pigrizia o moda, ci chiudiamo in centri commerciali asfittici invece di farci due passi in un semplice bosco, o almeno in un parco cittadino, per mangiare aria buona.
L'Austria ci lancia così un messaggio banale, abusato fin quanto volete, vecchio forse, ma ancora attuale.
Solo un paio di critiche a questo che rimarrà indubbiamente il mio "Padiglione preferito".
La prima è che, girandoci attorno, si nota chiaramente come buona parte della struttura esterna sia di cemento: un po' di coraggio in più avrebbe imposto un uso totale del legno.
La seconda, collegata alla precedente, è che nonostante sia chiarissimo il messaggio dell'Austria: "con il 47% di superficie forestale noi siamo un Paese che regala buona aria al Pianeta", non si approfondisce minimamente il "come" quel 47% di boschi sia "curato" quotidianamente: non con l'ammirazione, ma con una gestione attiva fatta di strade, trattori, motoseghe e professionisti forestali.
Forse pareva brutto dire ad un pubblico così generalista che in Austria gli alberi si tagliano, e tanto, e che le segherie sono parte del paesaggio stesso? Per me sarebbe stato ancora più formativo e coraggioso.
Peccato, due soli piccoli nei, che però avrebbero fatto di questo un Padiglione perfetto.
Come dicevo nello scorso post, sto riflettendo sull'uso delle immagini e di conseguenza cercando di trovare anche nuove forme di linguaggio visivo.
Per questo post ho scelto il video. Poco più di un minuto per provare a far vivere, o rivivere, l'atmosfera del Padiglione Austria ad EXPO 2015.
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