#diariodibordo 11
Carrapateira, Algarve - Portogallo, Gennaio 2019
Che atmosfera tra queste casette, contese tra anziani pescatori, che sembrano usciti da un film del dopoguerra, e moderni surfisti dagli abiti psichedelici, tra vecchietti dagli abiti scuri e sgualciti, abbandonati sulle sedie del bar, e giovani, biondissimi viaggiatori sdraiati con stile impeccabile di fianco a zaini pieni di strada e di polvere; gli uni con rughe profonde, cortecce protettive di mondi insondadibi, gli altri dalle guance lisce e tonde, con ancora i sogni stampati negli occhi.
Tutti, silenziosamente, si spartiscono questo luogo, dove qualcosa, forse la luce, crea un ponte tra uomini, allontana i propri demoni.
Credo che chi ha costruito questi villaggi lo abbia fatto con l'intento di trattenere il più a lungo possibile proprio la luce. Quella azzurrognola, che accarezza e riflette l'oceano e quella giallo-arancio che scende grattando le scogliere, la terra, la sabbia.
Trattenere la luce e poi rilasciarla lentamente, per far durare di più il giorno, perché la profonda notte oceanica disorienta e mette paura.
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Una goccia di tranquillità nel mare della frenesia.
RispondiEliminaUn luogo davvero incantevole e che non conoscevo! Grazie per la condivisione e complimenti per le foto!
Grazie Diana per il tuo commento! Ti consiglio di visitare questi luoghi, meglio se in un periodo lontano dal boom estivo ...
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