Sogni da ragazzi



#diariodibordo 04
Val Genova, Trentino - Giugno 2018

Forse gli avrò un po' rotto le balle al mio amico e compagno di scorribande su due ruote Luca nel continuare ad insistere sull'andare, prima o poi, a risalire la Val Genova in bicicletta, fino al Rifugio Bedole... Ma volevo troppo ritornarci.

Non solo perché fu teatro, circa 15-20 anni fa, di un mio primo, maldestro tentativo atletico, andato in fumo miseramente anche a causa di una vecchia mountain bike pesantissima, con i cambi inchiodati: prestazione fallimentare che volevo in qualche modo riscattare. Ma soprattutto per il ricordo che conservavo di quel luogo.
Ai tempi stavo iniziando a maturare la decisione di iscrivermi a Scienze Forestali e così, in modo forse molto istintivo e adolescenziale, cercavo un "luogo d'elezione", che rappresentasse il mio "teatro lavorativo ideale" del futuro. Li c'era tutto: boschi, pascoli, pareti imponenti, acqua, cascate, ghiacciai, baite, malghe, animali, rifugi, sentieri, gente di montagna.

Tornare lassù sudando e spingendo sui pedali ha risvegliato quei sogni indolenziti, che sono tornati a correre.

In fondo, mi sono detto imprecando in salita sulla temibile "Scala di Bò", è anche grazie a quei pensieri ancora acerbi che ho scelto di contribuire, seppur minimamente, all'esistenza di ambienti come questo e al perpetuarsi di una loro gestione attiva.

Insomma, ho capito che i sogni che si fanno da ragazzi, d'ogni tanto, vanno rispolverati.


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